È la varietà meno conosciuta e meno commercializzata, ma resta comunque una delle più apprezzate. La superficie è liscia e le linee gibbose minime. L’odore è spiccato e gradevole. Il tartufo nero liscio o Tuber Macrosporum Vittadini è una specie ancora poco nota di tartufo, considerata minore ma dotata in realtà di caratteristiche organolettiche e aromatiche uniche e altamente apprezzabili. Il Tartufo liscio possiede esigenze climatiche molto simili a quelle del tartufo bianco pregiato, con cui condivide spesso i terreni di maturazione, pur avendo una maggiore resistenza alla siccità. È proprio per questo che la sua notorietà è ancora limitata: nelle zone di crescita l’attenzione è sempre puntata sul tartufo bianco, e il nero liscio rimane spesso nella penombra. Possiede un peridio caratterizzato da spore rade e poco prominenti, che gli donano una scorza levigata e uniforme. Il corpo è globoso e irregolare, di colore bruno o nerastro. La gleba è di colore bruno biancastro, tendente a toni rugginosi con il passare del tempo; le ventature bianche sono numerose e piuttosto grosse. Le dimensioni sono ridotte, spesso paragonabili a quelle di una nocciola e comprese tra 1 e 6 centimetri. Il tartufo nero liscio emana un profumo che ricorda quello del tartufo bianco, ma più intenso e persistente. L’odore gradevole e aromatico è indubbiamente la caratteristica più apprezzabile di questo tipo di tartufo, che per la fragranza può essere accostato alle tipologie più pregiate. Anche nel sapore, il tartufo liscio si contraddistingue per i toni intensi e persistenti che lo rendono ideale per molteplici usi culinari. Questa specie ama querce, pioppi, tigli, salici, noccioli e carpini neri.